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Mobilità sostenibile
La mobilità sostenibile migliora la vita
Articolo aggiornato il 18-03-2014Nelle nostre città, in particolare quelle di maggiori dimensioni, si può rendere la vita dei cittadini più salubre, facile e sicura prendendo misure che abbiano come obiettivo la diminuzione e la ecocompatibiltà delle modalità di spostamento. Con la cosiddetta “mobilità sostenibile” abbiamo l’occasione di ottimizzare il bilancio energetico e di migliorare le performance ambientali dell’intero sistema dei trasporti di ogni centro urbano.

Mobilità sostenibile
Chi vive nei grandi centri urbani deve quotidianamente affrontare e risolvere il problema di raggiungere il luogo in cui si deve recare, per lavoro o altro, partendo dalla propria abitazione. Le amministrazioni locali, le istituzioni, le organizzazioni e le associazioni sono impegnate a spingere i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto diversi dall’auto privata per gli spostamenti di ogni giorno, allo scopo di: migliorare la qualità della vita, tutelare l’ambiente che ci circonda, aumentare la consapevolezza della cittadinanza sui temi dell’ambiente connessi alla mobilità e presentare proposte alternative e accettabili per i cittadini. Una mobilità urbana sostenibile si può avere muovendosi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, che hanno una funzione importante per quanto riguarda la salute fisica e mentale dei cittadini; inoltre queste modalità di trasporto ci permettono di contenere le emissioni di gas a effetto serra, l’inquinamento acustico e la congestione da traffico. La politica del trasporto nel nostro paese si è indirizzata verso la realizzazione o l’allargamento di strade riservate a veicoli privati non tenendo nella dovuta considerazione il trasporto collettivo o quello non legato ai motori; infatti impegniamo il 75% delle risorse pubbliche a disposizione per le infrastrutture del trasporto in cui vi siano spostamenti oltre i 50km (con uno scarso 3% di persone e merci); mentre il rimanente 25% viene riservato agli interventi per le aree urbane e per il pendolarismo, settore nel quale si sposta circa il 97 % della popolazione. Risulta quindi necessario modificare il modo di spostarsi per tutelare l'ambiente, la salute e i conti pubblici; per raggiungere questo traguardo una delle strade è quella di bloccare nuove grandi opere viarie e ferroviarie che danneggiano il paesaggio e consumano il nostro suolo. Molte città italiane hanno dato vita ad un programma di azioni tese a proporre dei progetti mobilità sostenibile nel proprio ambito urbano con lo scopo di raggiungere un più basso inquinamento e ridurre l’impatto ambientale dovuto al traffico. In particolare dette azioni riguardano specialmente: la strutturazione del “mobility management”, il car sharing, il car pooling, il bike sharing, gli autoveicoli elettrici, l’uso di nuove tecnologie applicate al traffico, …
Di seguito cerchiamo di analizzare brevemente alcuni tra i principali strumenti che abbiamo a disposizione per andare verso una mobilità sostenibile.
Car sharing
Il "car sharing" è un nuovo servizio di trasporto individuale ma realizzato in comune, che rientra nei parametri della mobilità sostenibile, possiamo anche definirlo “un’auto in comune”. Si può partecipare con un abbonamento annuale e tramite una prenotazione, muovendosi indipendentemente senza essere costretti ad avere in proprietà un´automobile, senza le relative spese di gestione e manutenzione, ma condividendo l´uso di un parco auto presente nel centro urbano di appartenenza. Teniamo presente che la spesa annuale di mantenimento di una vettura privata supera i 4.000 € l´anno. Con questo servizio una sola vettura viene messa a disposizione di più utilizzatori e quindi usata singolarmente da più persone, in vari momenti nell´intera giornata. In genere l´auto può essere di varie tipologie e si può usare per le 24h, sia di giorno che di notte per il per il tempo che serve; i tempi di prenotazione sono di pochi minuti e si può utilizzare anche per più di un giorno. Vediamo quali sono i vantaggi per il cittadino che usufruisce di questo servizio:
- la vettura viene pagata solo nel momento in cui viene usata
- l’auto è in comune ma pagata a tempo
- la vettura si può avere con un click
- è come avere un autonoleggio vicino casa a tariffa contenuta
- il servizio è rapido per la disponibilità di parcheggi dedicati.
Questo servizio lo troviamo nelle seguenti città: Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Milano, Padova, Palermo, Parma, Roma, Torino, Savona e Venezia.
Car Pooling
Il servizio di "car pooling" è uno degli strumenti per la mobilità sostenibile che consente di ottimizzare gli spostamenti dei dipendenti di un'azienda da casa alla sede di lavoro e viceversa, attraverso la condivisione della propria auto. Gli utenti di riferimento sono viaggiatori che abitualmente si spostano con l'auto privata e che decidono di condividere la stessa per vari motivi. Per avere un corretto funzionamento del sistema va esaminato lo spostamento dalla casa del dipendente al posto di lavoro. L’utente del servizio imposta uno o più profili di spostamento: indirizzo di partenza, luogo di destinazione, ora di partenza minima, ora di arrivo massima, tempo di percorrenza massimo, disponibilità a condividere posti del proprio veicolo (a 2 o 4 ruote), disponibilità ad accettare passaggi in auto o moto, disponibilità a viaggiare con fumatori e disponibilità a viaggiare solo con persone di altro sesso. Ogni giorno l'utente può scegliere uno dei profili che ha impostato per disporre lo spostamento casa - lavoro del giorno seguente. Ha anche la possibilità di impostare un profilo ripetuto sempre valido. Dopo una prima elaborazione, il sistema presenta all'utente, entro una data ora, una lista di potenziali compagni di viaggio, non ancora raggruppati in uno specifico equipaggio. L'utilizzatore ha la possibilità di escluderne alcuni entro un lasso di tempo prestabilito. Infine il sistema ordina gli equipaggi in modo conclusivo e lo comunica agli interessati che hanno la possibilità di accogliere o rifiutare la proposta. In caso di adesione da parte di almeno due persone, tra cui ovviamente l’autista, l'equipaggio è ufficialmente costituito e il sistema invia la conferma definitiva.
Bike sharing
Il termine “bike sharing” significa avere a disposizione un “servizio di biciclette pubbliche”ovvero la "condivisione della bicicletta". Questo servizio di mobilità sostenibile permette l’integrazione tra i mezzi di trasporto pubblici (bus, tram e metropolitane) e le biciclette condivise, soprattutto quando il mezzo pubblico non può raggiungere la località in cui abita o lavora l’utente. I comuni che propongono questo servizio predispongono delle stazioni in diversi luoghi della città in cui sono sistemate le biciclette, che vengono bloccate tramite apposite chiusure (chiave o tessera contactless) e si possono adoperare solo dopo averle sbloccate. Quindi questo servizio è accessibile soltanto a coloro che sono registrati per la consegna delle chiavi o della tessera per sapere chi ha utilizzato la bicicletta in quel momento; questo al fine di evitare, per quanto possibile, furti del mezzo. I sistemi di utilizzo della bicicletta possono essere con: obbligo di riportare il mezzo alla stazione di partenza o possibilità di riportarla in altre stazioni presenti in città. Il sistema prevede una prima parte gratuita e dopo il pagamento in proporzione al periodo di utilizzo. In alcuni centri si può usufruire di abbonamenti mensili o annuali. In genere il servizio è attivo sulle 24 ore, ma ci sono anche comuni che stabiliscono gli orari di funzionamento. Esistono anche sistemi, installati soprattutto nelle città più piccole, completamente gratuiti (salvo il pagamento di una cauzione per la tessera o la chiave). Un esempio di buona gestione del traffico lo troviamo in Spagna e precisamente a Barcellona dove il servizio di bike sharing denominato "Bicing" è attualmente il più efficiente a livello mondiale con 10,8 utilizzi per bici e 67,9 viaggi per 1.000 abitanti/giorno; inoltre gli amministratori locali si sono posti l'obiettivo del raddoppio del numero di spostamenti in bici entro il 2018.
Link di riferimento
Vi segnaliamo alcuni link di enti e associazione che si occupano di mobilità sostenibile. Roma Capitale ha messo in campo un programma con una serie di azioni per la Mobilità Sostenibile all’interno del suo centro urbano con l’obiettivo del disinquinamento ambientale e della riduzione dell’impatto da traffico riguardanti principalmente il Mobility Management, il TPL, il car sharing, il car pooling, i veicoli elettrici, le tecnologie applicate al traffico ed altro. Il Comune di Palermo ha predisposto dei progetti mobilità sostenibile nel proprio ambito urbano, in particolare con “Il piano degli interventi strategici di mobilità sostenibile” che ha come obiettivi d’intervento la sosta, la mobilità alternativa, i sistemi di trasporto a guida vincolata, la viabilità, il porto con le sue interazioni, il trasporto pubblico su gomma. Il Ministero dell’Ambiente si occupa della mobilità sostenibile nelle aree urbane pubblicando un articolo sul tema e indicando alcuni siti di riferimento tra cui quello della Commissione Europea che si propone di sensibilizzare i cittadini europei alla tematica della mobilità sostenibile e di spingerli all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani. Gli spostamenti fatti a piedi, in bici o con mezzi pubblici rappresentano una modalità di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, l’inquinamento acustico e la congestione, possono hanno una funzione importante per il benessere fisico e mentale degli abitanti dei centri urbani. A questo proposito la Commissione promuove anche la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, la cui edizione 2013 si svolgerà dal 16 al 22 settembre.
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