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Risparmio energetico

Risparmio energetico in azienda e in casa

Articolo aggiornato il 07-03-2018

Migliorare l’efficienza energetica è importante per diminuire il consumo energetico nelle nostre attività lavorative o domestiche utilizzando la corretta quantità di energia e di conseguenza riuscendo a contenere le emissioni in atmosfera comprese quelle di CO2. Ci interessiamo dei settori in cui è possibile conseguire il risparmio energetico; inoltre segnaliamo i link di enti o aziende che se ne occupano.
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Riparmio energetico con l'efficienza energetica
L’efficienza energetica viene definita come l’insieme delle azioni che permettono di raggiungere i medesimi risultati utilizzando una quota più modesta di energia, mediante l’utilizzo più intelligente delle risorse energetiche di cui disponiamo. L’efficienza energetica resta soprattutto una scelta morale e un sostegno reale per la tutela ambientale e per uno sviluppo realmente sostenibile, oltrechè un notevole risparmio energetico per le imprese e le famiglie. L’efficienza energetica di un sistema sia di tipo industriale, sia di tipo civile o domestico, è la capacità di utilizzare al meglio l’energia ad esso fornita per accontentarne la necessità. Quindi più bassi sono i consumi per i nostri fabbisogni abitativi e produttivi, maggiore sarà l’efficienza energetica. A questo proposito segnaliamo che ridurre il consumo ed eliminare gli sprechi di energia sono tra i principali obiettivi dell'Unione europea (UE) in campo energetico. Il sostegno dell'UE per il miglioramento dell'efficienza energetica sarà determinante per la competitività, la sicurezza dell'approvvigionamento e per il rispetto degli impegni sui cambiamenti climatici effettuati nel quadro del protocollo di Kyoto. Vi è un potenziale significativo di riduzione dei consumi, soprattutto nei settori ad alta intensità energetica, come l'edilizia (la maggior parte delle abitazioni italiane è stata costruita negli anni immediatamente seguenti la seconda guerra mondiale con bassissima classe energetica), la produzione industriale, la conversione di energia e i trasporti. Alla fine del 2006, l'UE si è impegnata a ridurre il suo consumo annuo di energia primaria del 20% entro il 2020. La norma di riferimento emanata in Italia è il Dlgs.115/08 che fissa un quadro di misure per il miglioramento dell'efficienza negli usi finali dell'energia sotto il profilo dei costi e dei benefici; inoltre segnaliamo il Decreto interministeriale 16 febbraio 2016 (Aggiornamento Conto termico) che reca l'aggiornamento delle discipline per l'innovazione dei piccoli interventi di incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili cui al DM 28 dicembre 2012 (c.d. Conto termico). con il quale si dà attuazione al regime di sostegno introdotto dal decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. L’utilizzo delle fonti energetiche (biomasse, gas, petrolio, carbone, energia elettrica) attuato in maniera più efficiente assicura la protezione dell’ambiente, il contenimento delle spese, la riduzione delle emissioni nocive (vedi CO2), la sicurezza degli approvvigionamenti energetici; inoltre l’applicazione dei sistemi per l’efficienza energetica può dare un impulso alla crescita occupazionale ed economica nel nostro paese. Nelle imprese le azioni che tendono a far risparmiare energia elettrica (annullare le dispersioni, accrescere il rendimento energetico dei processi industriali e diminuire le spese totali) assicurano efficienza ed economicità; in pratica è come se si avesse a disposizione un surplus energetico da poter utilizzare senza comperare o produrre energia. Il risparmio energetico che si può fare nelle abitazioni può far raggiungere importanti picchi arrivando a toccare il 40%; anche nelle aziende è possibile raggiungere un valore medio del 20%. Tra i comparti più energivori (con circa il 30% dei consumi) segnaliamo il chimico, il petrolchimico, il meccanico e il metallurgico; che per questo sono quelli che in teoria possono avere maggiore beneficio dall’utilizzo delle tecnologie verdi o non inquinanti. Dal rapporto annuale sull’efficienza energetica predisposto dall’Enea e presentato a gennaio 2013 emergono dati positivi, in particolare nel 2011 si è registrato un risparmio complessivo di 57.595 gigawattora anno, con un aumento del 17,1% rispetto al 2010; annno anch'esso positivo per l’efficienza energetica che era aumentata sopra l'1% in confronto al 2009.

Risparmio energetico: Link di riferimento per l'efficienza energetica
Vediamo i siti di riferimento di aziende/enti che si interessano di energia ed in particolare di efficienza energetica ed efficientamento energetico. Il Ministero dello Sviluppo Economico si occupa delle linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano del futuro, per l'efficienza energetica propone una sezione completamente dedicata all'argomento con tutte le articolazioni del settore e corredata dei relativi riferimenti normativi. Europa sito dell'Unione europea (UE) che ha  tra i principali obiettivi la riduzione del consumo di energia e l’eliminazione degli sprechi di energia, inoltre mette a disposizione la legislazione comunitaria con sintesi per ogni argomento; riguardo al settore dell’energia si interessa anche dell’efficienza energetica e del piano di azione europeo per l’efficienza energetica(2007-2012). Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha un sito web che è dedicato esclusivamente all'efficienza energetica, con particolare attenzione, agli incentivi pubblici. Rinnovabili.it è un giornale telematico quotidiano indirizzato a tutte le fonti rinnovabili di energia sotto il patrocinio di Enti istituzionali e scientifici; nel sito tratta con particolare attenzione il risparmio energetico e l’efficienza energetica. Greenpeace assieme a ERG (gruppo di ricerca sull’efficienza dell’energia del Politecnico di Milano), propone lo studio “La rivoluzione intelligente” in cui tratta il potenziale di efficienza energetica negli usi finali di energia elettrica in Italia al 2020 e i benefici connessi ad un suo largo utilizzo.

Risparmio energetico: Dove intervenire

Per il miglioramento dell’efficienza energetica è indispensabile attuare un notevole sforzo da parte di tutti (istituzioni e cittadini) che sia in grado di agire nei settori in cui è possibile risparmiare energia elettrica o termica, come quelli ad alta intensità energetica: edilizia (edifici, abitazioni, costruzioni di vario tipo), trasporti, attività produttive (industria), produzione energia elettrica e termica.
♦ “Industria”: l’efficienza energetica è un tema molto rilevante per una buona politica energetica nel settore industriale, dove vi sono alti consumi energetici che provocano elevati costi per le aziende. L’industria è un settore che solo nei comparti del chimico, petrolchimico, meccanico e  metallurgico assorbe un terzo dei consumi energetici e per questo questi settori sono quelli che in teoria possono avere maggiore beneficio dall’utilizzo delle tecnologie che includono l’efficientamento energetico e che sono attente al rispetto dell’ambiente. Il settore produttivo sia esso industriale, commerciale o del terziario ha la necessità di avere l’efficienza energetica come uno dei principali obiettivi di programmazione economica e di sviluppo; che se ben utilizzata tramite le recenti tecnologie ci può aiutare ad annullare o limitare le diverse  inefficienze presenti nell’attuale sistema energetico. Il risparmio energetico, in molte realtà industriali, è la strada maestra per raggiungere una migliore efficienza energetica, che otteniamo con interventi da effettuare all’interno del ciclo produttivo aziendale, rivolti al recupero di una quota dell’energia dispersa nei processi lavorativi attraverso i fumi di scarico e il vapore. Questa porzione energetica si può riadoperare in altri processi termici o utilizzarla per il teleriscaldamento portandola anche al di fuori dell’azienda. Nel settore dell’industria, tra le misure che è vantaggioso applicare, troviamo l’illuminazione degli edifici e dei luoghi di lavoro, gli azionamenti elettrici e la cogenerazione ad alto rendimento. In un prossimo futuro sono previsti interventi particolari per la riduzione dei consumi dei forni elettrici ad arco in siderurgia e risparmi di calore nei settori della chimica, del vetro e ceramica e della carta.
♦ “Trasporti”: nel settore del  trasporto la spesa energetica è molto rilevante e ha notevoli possibilità  di riduzione che possono permettere di arrivare ad un buon risparmio energetico. L’efficientamento energetico in questo settore è connesso a un ruolo più significativo del trasporto su rotaia e di quello pubblico su gomma per limitare il traffico privato (in particolare nei centri urbani) e di conseguenza ridurre il consumo derivante dalle fonti energetiche tradizionali. In parallelo vanno sviluppati nuovi approcci per agire sui veicoli al fine di renderli più parsimoniosi (limiti di consumo per gli autoveicoli di nuova immissione sul mercato e per il trasporto merci su camion, pneumatici a bassa resistenza di rotolamento, lubrificanti a bassa viscosità), con misure indirizzate alla domanda ed al comportamento (guida ecologica e tassazione in funzione del consumo) e con misure infrastrutturali (controllo dinamico dei semafori, buona gestione dei parcheggi, car sharing, navigazione dinamica, gestione trasporto merci, asfalto con bassa resistenza al rotolamento).
♦ “Produzione energia elettrica”: nel settore che riguarda la produzione di energia elettrica è possibile avere un risparmio energetico considerevole soprattutto mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (idroelettrico, eolico, solare termico e fotovoltaico, biomasse, biogas) che sono perenni e non provocano danni ambientali; inoltre si possono usare un maggior numero di centrali turbogas a ciclo combinato, che hanno il vantaggio di avere come combustibile il gas naturale che attualmente è la fonte fossile di energia con i rendimenti più alti e i più bassi impatti ambientali (di gran lunga meno elevati in confronto a quelli delle centrali termoelettriche).
♦ “Settore civile”: in questo settore il risparmio energetico può essere elevato poiché le utenze presentano in molti casi una notevole inefficienza sia per il fabbisogno elettrico che per quello termico.
1) Il fabbisogno termico - è connesso soprattutto al riscaldamento e raffrescamento degli edifici (sia ad uso abitativo che lavorativo) e alla produzione di acqua calda sanitaria; per soddisfare questa necessità si possono rimpiazzare gli impianti tradizionali con: impianti solari termici, pompe di calore e caldaie a condensazione. Un altro tipo d’intervento per l’efficientamento energetico è quello che possiamo effettuare trasformando e migliorando l’esterno degli fabbricati mettendoli in grado cioè di mantenere costante la temperatura interna con: la coibentazione delle pareti, l’applicazione di doppi vetri agli infissi, sostituzione di serramenti e solai inadeguati a trattenere il calore, ispessimento pareti esterne. Gli edifici in cui viviamo e lavoriamo sono spesso costruiti senza che in fase progettuale si sia posta la dovuta attenzione alle dispersioni termiche, e come conseguenza siamo costretti a usare il riscaldamento e la climatizzazione che ci fanno sciupare una maggiore quantità di energia. Infine è possibile ridurre in modo rilevante i consumi energetici in questo settore applicando, in particolare alle nuove costruzioni, la tecnologia della geotermia a bassa entalpia per abitazioni e uffici.
2) Il fabbisogno elettrico - è in massima parte legato all’illuminazione ed all’alimentazione di utenze termiche. I principali interventi di efficientazione sono quindi diretti ad una migliore tecnologia per i corpi illuminanti (lampadine a risparmio energetico e alta efficienza), all’utilizzo di elettrodomestici di classe "A" permette un importante risparmio in termini di consumi energetici, (la sostituzione di vecchi elettrodomestici con sistemi in classe "A" è incentivata mediante sgravi fiscali), l’aumento degli apparecchi e impianti a tecnologia elettronica (lampade, frigoriferi, scaldabagni) che sono a maggiore efficienza energetica. Inoltre si può intervenire sull’illuminazione pubblica con la sostituzione delle lampade al mercurio con altre a basso consumo.
Il quadro complessivo degli interventi tesi al miglioramento dell’efficienza energetica e per la gestione intelligente dell’energia è molto vasto e richiede spesso la pianificazione e la gestione da parte di specialisti della materia (sono presenti sul mercato società specializzate sull’efficientamento energetico nelle aziende). Gli interventi sopra citati sono quelli più importanti in tema di efficienza energetica, ma se ne possono fare molti altri in ogni settore nel quale operiamo per raggiungere il risparmio energetico desiderato che sia economicamente significativo.
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