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Sicurezza alimentare e Ttip
Ttip: garantisce la sicurezza alimentare?
Articolo aggiornato il 21-01-2017Il Transatlantic Trade and Investment Partnership, ovvero il "partenariato transatlantico su commercio e investimenti", è un accordo di libero commercio tra Unione Europea e Stati Uniti, che interessa 50 stati americani e 28 paesi europei, che si sta cercando di raggiungere dal 2013. Ha lo scopo di permettere la libera circolazione delle merci e l’abbattimento delle barriere doganali, con evidenti benefici economici per entrambe le parti contraenti. Vediamo quali sono i principali pericoli che il TTIP comporta per la sicurezza alimentare dei cittadini soprattutto europei. "L'avvento della nuova presidenza degli USA del 2017 tra i suoi obiettivi ha quello di accantonare questa trattativa ed è quindi possibile che non andrà in porto".

Impegni Commissione Europea sul TTIP
Da due anni Europa e Stati Uniti discutono e trattano in merito al Ttip, questo accordo di libero scambio dovrebbe dare vita il più grande mercato dell'economia al mondo, liberalizzando commerci e investimenti. L’obiettivo del Ttip è quello di aumentare lo scambio delle merci e dei servizi demolendo dazi e differenze normative che ad oggi ne bloccano il libero accesso soprattutto in materia di sicurezza, ambiente e salute. Da una parte troviamo i favorevoli all’accordo che sostengono che potrebbe portare all’aumento delle esportazioni e ad una maggiore concorrenza, dall’altra i contrari sostengono che si va incontro a diversi rischi per le nostre tutele soprattutto per la salute dei cittadini e la sicurezza alimentare. L'opposizione al Ttip si fa sempre più ampia poichè si teme che in tema di cibo e salute sia concesso troppo potere alle multinazionali e si spalanchino le porte dei nostri supermercati a prodotti che non garantiscono gli stessi standard di sicurezza alimentare raggiunti dai consumatori europei.
Per capire l’importanza dell’accordo basta consultare i dati forniti dalla Commissione europea: su 150mila aziende che esportano in America, 30mila sono italiane e rappresentano il 96% dell’export nazionale con un giro di affari di 11,2 miliardi di €. Per questo è molto importante per le piccole e medie imprese dell’Europa e italiane in particolare rendere più semplice l’attuale normativa che regola il commercio con gli USA; ciò avrà effetti benefici per le nostre piccole e medie imprese.
La Commissione Europea si è posta l’obiettivo di sottoscrivere 8 proposte in diversi settori, di cui una in particolare riguarda la sicurezza alimentare e la salute animale e vegetale. Sotto la spinta dell’opinione pubblica europea la Commissione ha deciso di rendere più accessibili i documenti ai cittadini, pubblicando una “Guida alla lettura”, che contiene una serie di schede in cui si indicano gli argomenti oggetto delle trattative, che cosa è in gioco per ogni capitolo dei TTIP e l’orientamento della Commissione Europea; il tutto in modo chiaro e semplice anche per renderlo fruibile ai non addetti ai lavori. La Commissione si impegna anche a condividere con tutti i deputati UE i testi degli accordi aumentando la possibilità di accesso ai medesimi.
.
I punti critici
Per quanto riguarda la sicurezza degli alimenti le legislazioni presenti in America e in Europa hanno in molti casi caratteristiche disuguali che le rendono difficili da unificare. In dettaglio si riscontra che è sensibilmente differente la qualità degli alimenti statunitensi rispetto a quella europea; inoltre nel settore agricolo gli immensi terreni americani presentano caratteristiche di elevata razionalizzazione con colture intensive, specie mais e soia, e con un robusto utilizzo di fertilizzante; le colture OGM sono molto diffuse negli USA, ma in Europa non sono molto gradite e non sono consentite in particolare nei paesi più importanti come Italia, Francia e Germania. In America i CDC (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie negli Stati Uniti) stimano che ogni anno 128 mila americani sono ricoverati in ospedale a causa di intossicazioni alimentari, mentre in Europa i numeri sono molto più bassi. L'Unione Europea cerca di tranquillizzare i cittadini europei garantendo che le norme comunitarie relative all'utilizzo degli ormoni e agli OGM non saranno stravolte anzi che verranno rispettate e non ci saranno uniformazioni degli standard europei a quelli americani. Inoltre la Commissione europea ha sottolineato sui punti critici che:
- La coltivazione di “organismi geneticamente organismi modificati” è soggetta ad un processo di autorizzazione in linea con il diritto comunitario e il TTIP non modificherà questa disciplina. Ogni paese dell’Unione deve anche autorizzare politicamente qualsiasi coltivazione di OGM;
- Il Trattato non influirà sulle norme vigenti relative al “benessere degli animali nell'Unione”, che ha intenzione di stabilire un dialogo con gli USA su questo argomento, conservando i più elevati standard possibili di benessere animale.
- Non in tutti i casi le "norme europee sulla sicurezza alimentare” sono necessariamente più stringenti. Sia gli USA che l’UE hanno chiarito che il TTIP non muterà la normativa in vigore e che l’Unione conserverà le proprie limitazioni commerciali sugli ormoni e sui promotori della crescita, mentre gli USA quelle sulla carica microbiologica.
Un altro punto a cui sono fortemente interessati diversi paesi europei, tra cui l’Italia, riguarda la “concorrenza sleale” delle imprese alimentari americane che etichettano i loro prodotti con “Made in Italy, France, Germany, …". Come per gli altri punti la Commissione garantisce che non verranno ridotte le protezioni per le indicazioni geografiche dei prodotti alimentari europei.
Link di riferimento
- Greenpeace Italia descrive il TTIP e le motivazioni della sua opposizione alla ratifica di questo trattato, sostiene anche che è una minaccia per la nostra democrazia, per igiene e sicurezza alimentare e per l'ambiente.
- Il Fatto Alimentare è un sito che pubblica articoli su tematiche alimentari come la sicurezza, le etichette, la nutrizione, le analisi dei prodotti e approfondimenti su prezzi, consumi, legislazione… Ha pubblicato sul sito numerosi articoli per quanto riguarda il TTIP.
Da due anni Europa e Stati Uniti discutono e trattano in merito al Ttip, questo accordo di libero scambio dovrebbe dare vita il più grande mercato dell'economia al mondo, liberalizzando commerci e investimenti. L’obiettivo del Ttip è quello di aumentare lo scambio delle merci e dei servizi demolendo dazi e differenze normative che ad oggi ne bloccano il libero accesso soprattutto in materia di sicurezza, ambiente e salute. Da una parte troviamo i favorevoli all’accordo che sostengono che potrebbe portare all’aumento delle esportazioni e ad una maggiore concorrenza, dall’altra i contrari sostengono che si va incontro a diversi rischi per le nostre tutele soprattutto per la salute dei cittadini e la sicurezza alimentare. L'opposizione al Ttip si fa sempre più ampia poichè si teme che in tema di cibo e salute sia concesso troppo potere alle multinazionali e si spalanchino le porte dei nostri supermercati a prodotti che non garantiscono gli stessi standard di sicurezza alimentare raggiunti dai consumatori europei.
Per capire l’importanza dell’accordo basta consultare i dati forniti dalla Commissione europea: su 150mila aziende che esportano in America, 30mila sono italiane e rappresentano il 96% dell’export nazionale con un giro di affari di 11,2 miliardi di €. Per questo è molto importante per le piccole e medie imprese dell’Europa e italiane in particolare rendere più semplice l’attuale normativa che regola il commercio con gli USA; ciò avrà effetti benefici per le nostre piccole e medie imprese.
La Commissione Europea si è posta l’obiettivo di sottoscrivere 8 proposte in diversi settori, di cui una in particolare riguarda la sicurezza alimentare e la salute animale e vegetale. Sotto la spinta dell’opinione pubblica europea la Commissione ha deciso di rendere più accessibili i documenti ai cittadini, pubblicando una “Guida alla lettura”, che contiene una serie di schede in cui si indicano gli argomenti oggetto delle trattative, che cosa è in gioco per ogni capitolo dei TTIP e l’orientamento della Commissione Europea; il tutto in modo chiaro e semplice anche per renderlo fruibile ai non addetti ai lavori. La Commissione si impegna anche a condividere con tutti i deputati UE i testi degli accordi aumentando la possibilità di accesso ai medesimi.
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I punti critici
Per quanto riguarda la sicurezza degli alimenti le legislazioni presenti in America e in Europa hanno in molti casi caratteristiche disuguali che le rendono difficili da unificare. In dettaglio si riscontra che è sensibilmente differente la qualità degli alimenti statunitensi rispetto a quella europea; inoltre nel settore agricolo gli immensi terreni americani presentano caratteristiche di elevata razionalizzazione con colture intensive, specie mais e soia, e con un robusto utilizzo di fertilizzante; le colture OGM sono molto diffuse negli USA, ma in Europa non sono molto gradite e non sono consentite in particolare nei paesi più importanti come Italia, Francia e Germania. In America i CDC (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie negli Stati Uniti) stimano che ogni anno 128 mila americani sono ricoverati in ospedale a causa di intossicazioni alimentari, mentre in Europa i numeri sono molto più bassi. L'Unione Europea cerca di tranquillizzare i cittadini europei garantendo che le norme comunitarie relative all'utilizzo degli ormoni e agli OGM non saranno stravolte anzi che verranno rispettate e non ci saranno uniformazioni degli standard europei a quelli americani. Inoltre la Commissione europea ha sottolineato sui punti critici che:
- La coltivazione di “organismi geneticamente organismi modificati” è soggetta ad un processo di autorizzazione in linea con il diritto comunitario e il TTIP non modificherà questa disciplina. Ogni paese dell’Unione deve anche autorizzare politicamente qualsiasi coltivazione di OGM;
- Il Trattato non influirà sulle norme vigenti relative al “benessere degli animali nell'Unione”, che ha intenzione di stabilire un dialogo con gli USA su questo argomento, conservando i più elevati standard possibili di benessere animale.
- Non in tutti i casi le "norme europee sulla sicurezza alimentare” sono necessariamente più stringenti. Sia gli USA che l’UE hanno chiarito che il TTIP non muterà la normativa in vigore e che l’Unione conserverà le proprie limitazioni commerciali sugli ormoni e sui promotori della crescita, mentre gli USA quelle sulla carica microbiologica.
Un altro punto a cui sono fortemente interessati diversi paesi europei, tra cui l’Italia, riguarda la “concorrenza sleale” delle imprese alimentari americane che etichettano i loro prodotti con “Made in Italy, France, Germany, …". Come per gli altri punti la Commissione garantisce che non verranno ridotte le protezioni per le indicazioni geografiche dei prodotti alimentari europei.
Link di riferimento
- Greenpeace Italia descrive il TTIP e le motivazioni della sua opposizione alla ratifica di questo trattato, sostiene anche che è una minaccia per la nostra democrazia, per igiene e sicurezza alimentare e per l'ambiente.
- Il Fatto Alimentare è un sito che pubblica articoli su tematiche alimentari come la sicurezza, le etichette, la nutrizione, le analisi dei prodotti e approfondimenti su prezzi, consumi, legislazione… Ha pubblicato sul sito numerosi articoli per quanto riguarda il TTIP.
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